Proteste per il ritorno in Iraq

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  1. World-Event
     
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    Sull'onda della decisione del Presidente di ritornare in Iraq, negli Stati Uniti è subito scoppiata una bagarre. In tutte le maggiori città ci sono proteste di strada continue da parte tutte le associazioni pacifiste e per i diritti umani, e questa decisione della Casa Bianca va chiaramente contro l'opinione della gran parte dell'elettorato.

    A Ferguson, Mississipi, sono in particolare ripartiti scontri feroci e saccheggi, in seguito all'uccisione da parte di un poliziotto bianco di un giovane ragazzo nero disarmato. La protesta nel Sud del Paese, a maggioranza nero, sta prendendo vene estreme e i governi dei vari stati chiedono l'intervento di Washington per riportare alla calma la situazione.
     
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  2. Economic Event
     
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    sebbene la decisione del presidente sia stata accolta con grande sfavore dall'opinione pubblica, ancora nulla si può dire della reazione dei mercati, a causa della chiusura settimanale delle borse.
    Quasi tutti gli attori più importanti sono in attesa di una dichiarazione chiara al popolo statunitense da parte del proprio leader. L'unica cosa certa è che qualora fosse confermata una nuova missione a lungo termine in Iraq, l'industria degli armamenti potrebbe tirare un sospiro di sollievo.
     
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  3. Local-Event
     
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    Come prevedibile le organizzazioni dei veterani sono intervenute in strada per linciare tutti i pacifisti, la polizia è dovuta intervenire non tanto per fermare le rivolte ma per difendere i pacifisti dai veterani, vi sono stati inoltre alcuni cittadini che hanno imbracciato le armi per difendere le loro proprietà dai rivoltosi.
    Per evitare l'aggravarsi di tale situazione si aspetta che il governo faccia intervenire subito la guardia nazionale per riportare l'ordine.
     
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  4. Economic Event
     
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    Senza alcun intervento da parte del presidente, anche la situazione economica precipita. La chiusura del mercato azionario di ieri ha visto l'asticella in ribasso dell'1% rispetto alla chiusura della settimana precedente. La perdita di fiducia da parte degli investitori si è subito fatta sentire, anche se per la giornata di oggi la situazione sembra più stabile. Unica ancora di salvezza che ha evitato ulteriori ribassi è stata l'industria degli armamenti: i colossi produttori di materiale bellico, come previsto, hanno cavalcato l'onda del ritorno in Iraq riuscendo ad alzare gli investimenti nel loro settore di oltre l'1%, assestandosi, a fine giornata di ieri, su valori intorno all'1,5%.
     
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3 replies since 6/12/2014, 11:07   57 views
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